PranzoCena
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frittata di verdure

Per una ricetta economica basta aprire il frigo.
Se non è come il deserto dei tartari possiamo trovare qualcosa di utile per il nostro pranzo. Basta avere quattro uova e  degli avanzi di verdura lessa del giorno prima.
Bietole, cicoria, spinaci, per fare solo un esempio.


 

Ingredienti (per due persone):

  • quattro uova
  • 200 grammi di verdure
  • ½ cipolla
  • olio 1 cucchiaio
  • sale
  • latte 1 cucchiaio 
  • pangrattato   (se non avete pane duro da grattugiare cercate due fette biscottate, tre crakers, un paio di grissini, da sbriciolare)
  • zenzero o noce moscata


Preparazione

Sbattiamo le uova aggiungendo un pizzico di sale . Pronta la pastella uniamo la verdura tagliata a pezzettini le cipolle e il latte , mescoliamo bene insieme al pangrattato.
In una piccola padella riscaldiamo l’olio e stendiamo la nostra frittata.  Tre minuti e giriamo utilizzando un piatto, altri tre minuti ed il piatto è pronto.
Buonissima anche fredda sopra due fette di pane abbrustolito.

 

 

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Cucina per tutti

Qui potete trovare una cucina sana, genuina, legata al territorio.

 

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L’aceto e la peste
Nel Trecento la peste invade  l’Europa uccidendo un individuo su tre, e fino al 1700 non c’è anno in cui, non si accenda un focolaio di questo tipo di epidemia. Nella profilassi verso i primi del '700 si ripone fiducua nel rimedio attraverso l'aceto. Nel 1720, anno dell’ultima grande epidemia dell’Europa occidentale, gli abitanti di Marsiglia si difendono dall’aria che “genera febbri” tenendo in mano una spugna imbevuta d’aceto che viene inalata di continuo e, da parte dei medici, “attaccata al naso” senza respirare mai con la bocca e senza inghiottire saliva. Insieme ai  dottori segue  un infermiere che porta una bacinella  di aceto dove il medico ripetutamente immerge le mani prima di toccare  il malato.A mo' di acquasantiera. Poi, quando la peste rallenta, si fa  l'genizzazione dei locali pulendo con aceto i muri delle case infette.

Cantina

Cheyenne: Jane, ti posso chiedere una cosa? Perché hai fatto scrivere 'cuisine' all'ingresso della nostra cucina? Lo sappiamo benissimo che c'è la cucina, lì. 

il cuciniere

 

non conosco
la mia vita e le mie creazioni
tutto quello che mi è dato sapere
è che il mio passato mi viene dietro
come il cameriere attaccato
a fumanti piatti di portata
quanto alle mie creazioni
non è che ne sappia molto di più della loro fine
restano solo tegami da pulire
lana d'acciaio e sapone per piatti
d'altronde è quello che mi merito


 

 

 

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© Mauro Loi - Settimo San Pietro - Cagliari Sardegna