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speciale uova

Quando c’è un emergenza culinaria la soluzione è sempre quella. Basta aprire il frigorifero ed in genere loro sono sempre presenti. Le uova. Elementoimportante e ricco dell’alimentazione. Ed allora possiamo fare frittate, uova affogate, strapazzate, con bacon, ripiene con tonno e maionese, al tegamino,occhio di bue, affumicate, alla bismark, omelette e tortille.
 Le uova possono essere cotte con il guscio o senza. Ecco i metodi più usati:
 Uova alla coque. Con l’aiuto di una schiumarola o cucchiaio vanno immerse in acqua bollente o sul punto di ebollizione. Togliere dopo 3 minuti le uova dall’acqua e servire immediatamente nell’apposito portauovo.
 Uova bazzotte - il procedimento è lo stesso come per le uova alla coque aumentando la cottura: 5-6 minuti.  Una volta cotte occorre passarle sotto l’acqua fredda per fermare la cottura e sgusciarle subito con molta precauzione e conservarle in acqua fredda fin al momento del servizio.
  Prima di servire vanno riscaldate in acqua bollente con aggiunta di sale. sono buone su crostoni con varii tipi di salse. Quiesto tipo di cottura rende l’uovo rappreso nell’albume e semiliquido nel tuorlo.

Uova sode . Come le precedenti contando però 10 minuti di cottura. Io le preparo ponendole sul fuoco ad acqua fredda e facendole sobbollire 6-7 minuti: con questo secondo metodo, l’albume si presenta cotto, ma leggermente più molle e di gusto più gradevole. Una volta cessata la cottura vanno immerse in acqua fredda. Una volta raffreddate possiamo sgusciarle.
Passiamo adesso alle uova cotte senza il guscio.
Uova affogate. Porre sul fuoco un tegame largo e basso contenente acqua e un cucchiaio di aceto. Portare l’acqua a leggera ebollizione, rompere le uova su di un piatto e farle scivolare lentamente nel recipiente. Eviatate di cuocere molte uova insieme. Quattro vanno bene. Il tempo di cottura è 3 minuti. Per eliminare il sapore dell’aceto possiamo passarle nell’acqua fredda. Ottime con crostoni, tortine, pasta sfogliata, aggiungendo una salsa tonnata, di verdure…

Uova al tegamino. Riscaldare una noce di burro in un tegamino, immergere due uova rotte precedentemente su di un piatto. Lasciamo cuocere a fuoco lento finchè l’albume risulta coagulatoe bianco. Facciamo attenzione a non bruciare i bordi. La cottura deve essere a fuoco basso. Il tuorlo intero risulterà sempre liquido. Servire immediatamente su un piatto e aggiungere il sale.

Uova in padella o al piatto. Con una piccola padella cuociamo come per le uova al tegamino. Dopo la cottura far scivolare con attenzione le uova su di un piatto da tavola. Se durante la cottura l’albume tende a formare delle bollicine, bucarle con una forchetta e abbassare la fiamma. E’ consigliabile approntare le uova al piatto solo all’ultimo momento; se devono attendere qualche minuto, conservarle coperte.
 Uova fritte. Riscaldare in un tegaminio due cucchiai di olio di oliva o arachide; aggiungiamo l’uovo già rotto in un piatto o romperlo all’istante. Lasciamo dorare bene l’uovo fintanto che che la parte più esterna risulti croccante. Cuociamo per circa un minuto. Poi lo adagiamo su carta assorbente e infine lo serviamo caldo. Il tuorlo deve rimanere liquido ma anche questo va sempre adeguato alle esigenze di chi mangia.
Ed infine abbiamo le frittate, omelette e uova strapazzate.
Di quest’ultima una veloce ricetta:
 Tritatiamo la cipolla e l’aglio e li facciamo rosolare in un tegamino con un cucchiaio di olio. Aggiungiamo i pomodori spellati e tagliati a dadini, il basilico, la maggiorana, lo zenzero ed il peperoncino.Poi è la volta delle uova sbattute con il sale, amalgamiamo bene il tutto con un mestolo di legno.Quando la stracciata è pronta guarniamo con le olive, la togliamo dal fuoco e va fatta riposare perqualche minuto coperta da un foglio di carta stagnola o da un altro piatto.
 Ingredienti:
 •4 Uova
 •2 Pomodori maturi
 •8 Olive snocciolate
 •1/2 Cipolla
•Basilico
•Maggiorana
•zenzero
•Peperoncino rosso q.b.
 •Olio d’oliva
•Sale

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Cucina per tutti

Qui potete trovare una cucina sana, genuina, legata al territorio.

 

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L’aceto e la peste
Nel Trecento la peste invade  l’Europa uccidendo un individuo su tre, e fino al 1700 non c’è anno in cui, non si accenda un focolaio di questo tipo di epidemia. Nella profilassi verso i primi del '700 si ripone fiducua nel rimedio attraverso l'aceto. Nel 1720, anno dell’ultima grande epidemia dell’Europa occidentale, gli abitanti di Marsiglia si difendono dall’aria che “genera febbri” tenendo in mano una spugna imbevuta d’aceto che viene inalata di continuo e, da parte dei medici, “attaccata al naso” senza respirare mai con la bocca e senza inghiottire saliva. Insieme ai  dottori segue  un infermiere che porta una bacinella  di aceto dove il medico ripetutamente immerge le mani prima di toccare  il malato.A mo' di acquasantiera. Poi, quando la peste rallenta, si fa  l'genizzazione dei locali pulendo con aceto i muri delle case infette.

Cantina

Cheyenne: Jane, ti posso chiedere una cosa? Perché hai fatto scrivere 'cuisine' all'ingresso della nostra cucina? Lo sappiamo benissimo che c'è la cucina, lì. 

il cuciniere

 

non conosco
la mia vita e le mie creazioni
tutto quello che mi è dato sapere
è che il mio passato mi viene dietro
come il cameriere attaccato
a fumanti piatti di portata
quanto alle mie creazioni
non è che ne sappia molto di più della loro fine
restano solo tegami da pulire
lana d'acciaio e sapone per piatti
d'altronde è quello che mi merito


 

 

 

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© Mauro Loi - Settimo San Pietro - Cagliari Sardegna