Frutto mediterraneo che colora le strade di campagna delle nostre isole: dalla Sardegna - figu murisca - alla Sicilia e sud Italia. Agosto - Settembre i mesi ideali per raccogliere i fichi, ma con molta attenzione e prudenza. Possiamo mangiarli, dopo averli puliti accuratamente, oppure fare marmellate, liquore, sapa, o anche frittelle.
Per raccogliere i fichi d'india ci occorre una buona canna dove all'estremità avremo introdotto una pietra fermata da una fune. Questo permetterà di infilare il fico, e dando un giro con il polso possiamo staccarlo tranquillamente dalle foglie. Prima di questa operazione dobbiamo però stare attenti al vento. Infatti le spine dei - piccolissime - fichi d'india volano e sono molto periocolose soprattutto per gli occhi. Un paio di occhiali da sole sono consigliati. Occorre quindi procedere spalle al vento e gettare per terra, ai piedi della pianta, i fichi appena raccolti, senza toccarli con le mani.
In un secondo momento con l'aiuto di una scopa li strusciamo per terra in modo da eliminare le spine. Con un paio di guanti le adagiamo in una cesta e sono pronte per essere portate a casa. Non è finita. Con un paio di guanti mettiamo i fichi in una bacinella piena di acqua - per perdere le ulteriori spine - e dopo alcuni minuti sempre con dei buoni guanti le puliamo con un coltello estraendo la polpa dalla buccia.
Facciamo due tagli eliminando le basi e incidiamo la buccia per la sua lunghezza per permettere al frutto di uscire.