PranzoCena
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Sugo al mirto  

ottimo per condire la vostra pasta.
Vi consiglio  le penne rigate, ma vanno bene anche gnocchetti, mezze penne, tortiglioni, rigatoni ed anche ravioli. L'unico ingredienete costoso è il mirto (liquore). Ma avere una bottiglia di mirto in casa non  dispiace!

Ingredienti per 4 persone

  • 800 gr di pomodori maturi o la stessa quantità di pelati in scatola
  • olio di oliva extravergine (q.b.)
  • 1/2 di cipolla o cipollotti
  • una fetta di guanciale di maiale alta un dito     alternativa: pancetta
  • 1/5 vino bianco secco
  • mezzo bicchiere di mirto rosso (liquore)
  • 2 cucchiai di panna
  • parmigiano o pecorino grattugiato        
  • sale

Preparazione

In un tegame ampio insieme all'olio  rosoliamo la cipolla affettata insieme al guanciale - o pancetta -  tagliato a cubetti. Aggiungiamo il vino bianco e aspettiamo che evapori. Un  pizzico di sale. A questo punto metteremo i pomodori freschi che precedentemente avremo pulito: tolto la buccia e passati. Facciamo cuocere per circa 25 minuti a fuoco lento, girando ogni tanto con un mestolo di legno. Quando la pasta è pronta aggiungiamo alla salsa il mirto e la panna. Saltiamo il tutto in padella e aggiungiamo il formaggio. Pronta per la tavola insieme ad un bicchiere di cannonau.

lettura abbinata: erotica cucina

 

 

 

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L’aceto e la peste
Nel Trecento la peste invade  l’Europa uccidendo un individuo su tre, e fino al 1700 non c’è anno in cui, non si accenda un focolaio di questo tipo di epidemia. Nella profilassi verso i primi del '700 si ripone fiducua nel rimedio attraverso l'aceto. Nel 1720, anno dell’ultima grande epidemia dell’Europa occidentale, gli abitanti di Marsiglia si difendono dall’aria che “genera febbri” tenendo in mano una spugna imbevuta d’aceto che viene inalata di continuo e, da parte dei medici, “attaccata al naso” senza respirare mai con la bocca e senza inghiottire saliva. Insieme ai  dottori segue  un infermiere che porta una bacinella  di aceto dove il medico ripetutamente immerge le mani prima di toccare  il malato.A mo' di acquasantiera. Poi, quando la peste rallenta, si fa  l'genizzazione dei locali pulendo con aceto i muri delle case infette.

Cantina

Cheyenne: Jane, ti posso chiedere una cosa? Perché hai fatto scrivere 'cuisine' all'ingresso della nostra cucina? Lo sappiamo benissimo che c'è la cucina, lì. 

il cuciniere

 

non conosco
la mia vita e le mie creazioni
tutto quello che mi è dato sapere
è che il mio passato mi viene dietro
come il cameriere attaccato
a fumanti piatti di portata
quanto alle mie creazioni
non è che ne sappia molto di più della loro fine
restano solo tegami da pulire
lana d'acciaio e sapone per piatti
d'altronde è quello che mi merito


 

 

 

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© Mauro Loi - Settimo San Pietro - Cagliari Sardegna