PranzoCena
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Tris di mare

Pranzo o cena a base di un trittico di mare. Spaghetti quadrati alla Capoliveri, al nero di seppia, agli scampi e gallinella di mare.

Qui di seguito la ricetta per 4 persone. Essendo un pasto unico 500 grammi di pasta sono doverosi. Rigorosamente spaghetti quadrati.

 

ingredienti:

  • 800 gr. di vongole
  • prezzemolo
  • olio evo
  • due cucchiai di panna

Preparazione

aprire le vongole in un tegame con coperchio, colare e filtrare il liquido.

Nel tegame adagiare le vongole aggiungere l'olio, subito dopo l'acqua delle vongole ed il prezzemolo. Saltare le vongole con gli spaghetti aggiungendo i cucchiai di panna.

  • 6/8 scampi medi
  • 1 scalogno
  • 1 gallinella di mare
  • 1/2 bichciere di vino bianco secco
  • zafferano
  • prezzemolo
  • olio evo
  • paperoncino

preparare un brodo con la gallinella di mare. (solo acqua e un pizzico di sale).In un ampia padella aggiungere l'olio, gli scampi, il peperoncino e lo scalogno tagliato finemente. Girare delicatamente e aggiungere il vino. Far evaporare e aggiungere  il brodo della gallinella (due bicchieri) e lasciare cuocere a fuoco basso. A fine cottura un pizzico di zafferano e prezzemolo.

ingredienti:

  • 1 seppia taglio medio
  • 1 scalogno
  • sale
  • prezzemolo
  • olio evo

pulire la seppia conservado il sacchetto con il nero. Tagliare a pezzetti piccoli.

In un tegame rosolare la seppia con l'olio e lo scalogno. Aggiungere il sale, il nero di seppia. e un bicchiere di acqua tiepida. Lasciare cuocere. A cottura terminata il prezzemolo fresco.

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Cucina per tutti

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L’aceto e la peste
Nel Trecento la peste invade  l’Europa uccidendo un individuo su tre, e fino al 1700 non c’è anno in cui, non si accenda un focolaio di questo tipo di epidemia. Nella profilassi verso i primi del '700 si ripone fiducua nel rimedio attraverso l'aceto. Nel 1720, anno dell’ultima grande epidemia dell’Europa occidentale, gli abitanti di Marsiglia si difendono dall’aria che “genera febbri” tenendo in mano una spugna imbevuta d’aceto che viene inalata di continuo e, da parte dei medici, “attaccata al naso” senza respirare mai con la bocca e senza inghiottire saliva. Insieme ai  dottori segue  un infermiere che porta una bacinella  di aceto dove il medico ripetutamente immerge le mani prima di toccare  il malato.A mo' di acquasantiera. Poi, quando la peste rallenta, si fa  l'genizzazione dei locali pulendo con aceto i muri delle case infette.

Cantina

Cheyenne: Jane, ti posso chiedere una cosa? Perché hai fatto scrivere 'cuisine' all'ingresso della nostra cucina? Lo sappiamo benissimo che c'è la cucina, lì. 

il cuciniere

 

non conosco
la mia vita e le mie creazioni
tutto quello che mi è dato sapere
è che il mio passato mi viene dietro
come il cameriere attaccato
a fumanti piatti di portata
quanto alle mie creazioni
non è che ne sappia molto di più della loro fine
restano solo tegami da pulire
lana d'acciaio e sapone per piatti
d'altronde è quello che mi merito


 

 

 

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© Mauro Loi - Settimo San Pietro - Cagliari Sardegna