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Il mirto

Mirto

Il mirto è una delle piante tra le piu` citate nella mitologia come sacra a Venere, e` molto utilizzata nella cucina sarda. il ‘‘porchetto’’ da latte si copre con foglie di mirto dopo la cottura allo spiedo,ma anhce  i tordi (i piu` saporiti sono proprio quelli che si alimentano con le sue bacche) bolliti e infilati in un ramo di mirto formano is pillonis de ta'ccula, tipici del Campidano e del Basso Sulcis.

Ma anche la salsiccia arrosto "su coccoi" ricoperta di foglie di mirto, come il pollo attosto.

Con il liquore possiamo preparare un sugo al mirto per condire la pasta.
Carne cotta a carraxiu
Preparazione tipicadelle zone interne e` la carne cotta a carraxiu.
In una buca del terreno si brucia della legna, poi, tolta la brace, si adagia su un letto di foglie di mirto un "porchetto", anche un cinghialele.
Il tutto viene coperto dalla terra e sopra vi si accende un altro fuoco, che produrrà  il calore sufficiente a cuocere a puntino un arrosto dal profumo e dall'ottimo Sia le foglie che i frutti hanno anche proprietà officinali:
nella medicina popolare vengono usati per la loro azione digestiva, balsamica e disinfettante. I rami flessibili sono usati anche per intrecciare cestini. Un tempo dalle bacche  si estraeva tannino per la concia delle pelli.

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Cucina per tutti

Qui potete trovare una cucina sana, genuina, legata al territorio.

 

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L’aceto e la peste
Nel Trecento la peste invade  l’Europa uccidendo un individuo su tre, e fino al 1700 non c’è anno in cui, non si accenda un focolaio di questo tipo di epidemia. Nella profilassi verso i primi del '700 si ripone fiducua nel rimedio attraverso l'aceto. Nel 1720, anno dell’ultima grande epidemia dell’Europa occidentale, gli abitanti di Marsiglia si difendono dall’aria che “genera febbri” tenendo in mano una spugna imbevuta d’aceto che viene inalata di continuo e, da parte dei medici, “attaccata al naso” senza respirare mai con la bocca e senza inghiottire saliva. Insieme ai  dottori segue  un infermiere che porta una bacinella  di aceto dove il medico ripetutamente immerge le mani prima di toccare  il malato.A mo' di acquasantiera. Poi, quando la peste rallenta, si fa  l'genizzazione dei locali pulendo con aceto i muri delle case infette.

Cantina

Cheyenne: Jane, ti posso chiedere una cosa? Perché hai fatto scrivere 'cuisine' all'ingresso della nostra cucina? Lo sappiamo benissimo che c'è la cucina, lì. 

il cuciniere

 

non conosco
la mia vita e le mie creazioni
tutto quello che mi è dato sapere
è che il mio passato mi viene dietro
come il cameriere attaccato
a fumanti piatti di portata
quanto alle mie creazioni
non è che ne sappia molto di più della loro fine
restano solo tegami da pulire
lana d'acciaio e sapone per piatti
d'altronde è quello che mi merito


 

 

 

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© Mauro Loi - Settimo San Pietro - Cagliari Sardegna